Nuova Riveduta:

Deuteronomio 20:19

Quando farai guerra a una città per conquistarla e la cingerai d'assedio per lungo tempo, non ne distruggerai gli alberi a colpi di scure; ne mangerai il frutto, ma non li abbatterai: l'albero della campagna è forse un uomo che tu debba includerlo nell'assedio?

C.E.I.:

Deuteronomio 20:19

Quando cingerai d'assedio una città per lungo tempo, per espugnarla e conquistarla, non ne distruggerai gli alberi colpendoli con la scure; ne mangerai il frutto, ma non li taglierai, perché l'albero della campagna è forse un uomo, per essere coinvolto nell'assedio?

Nuova Diodati:

Deuteronomio 20:19

Quando stringerai d'assedio una città per lungo tempo, combattendo contro di essa per espugnarla, non ne distruggerai gli alberi a colpi di scure; ne mangerai il frutto, ma non li abbatterai; poiché l'albero della campagna è forse un uomo che tu l'abbia ad usare nell'assedio?

Riveduta 2020:

Deuteronomio 20:19

Quando assedierai una città per lungo tempo, attaccandola per prenderla, non ne distruggerai gli alberi a colpi di scure; ne mangerai il frutto, ma non li abbatterai; poiché l'albero della campagna è forse un uomo che tu lo debba includere nell'assedio?

La Parola è Vita:

Deuteronomio 20:19

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Deuteronomio 20:19

Quando cingerai d'assedio una città per lungo tempo, attaccandola per prenderla, non ne distruggerai gli alberi a colpi di scure; ne mangerai il frutto, ma non li abbatterai; poiché l'albero della campagna è forse un uomo che tu l'abbia ad includere nell'assedio?

Ricciotti:

Deuteronomio 20:19

Quando assedierai per molto tempo una città, e la circonderai d'apparecchi per espugnarla, non taglierai gli alberi che danno frutti da mangiare, nè guasterai con le scuri la campagna all'intorno; perchè quello è legno, e non uomini che possano accrescere il numero dei combattenti contro di te.

Tintori:

Deuteronomio 20:19

Quando cingerai per lungo: tempo d'assedio una città, e l'avrai circondata di macchine per espugnarla, non taglierai le piante che dànno frutto i da mangiare, nè devasterai i dintorni a i colpi di scure, perchè sono alberi e non uomini, e non possono accrescere il numero di coloro che combattono contro di te.

Martini:

Deuteronomio 20:19

Quando tu starai lungamente all'assedio di qualche città, e l'avrai circondata di macchine per espugnarla, non troncherai le piante, che danno frutto da mangiare, né devasterai all'intorno il paese a colpi di scure, perché non gli alberi, ma gli uomini possono accrescere il numero di coloro che a te fanno guerra.

Diodati:

Deuteronomio 20:19

Quando tu terrai l'assedio a una città lungo tempo, combattendola per pigliarla, non guastar gli alberi di essa, avventando la scure contro a essi; perciocchè d'essi potrai mangiare, e però non tagliarli; perciocchè è forse l'albero della campagna un uomo, per entrar dentro alla fortezza, fuggendo d'innanzi a te?

Commentario abbreviato:

Deuteronomio 20:19

10 Versetti 10-12

Gli israeliti sono qui indirizzati verso le nazioni a cui hanno fatto guerra. Questo dimostra la grazia di Dio nel trattare con i peccatori. Egli proclama la pace e li prega di riconciliarsi. Ci mostra anche il nostro dovere nel trattare con i nostri fratelli. Chi è per la guerra, noi dobbiamo essere per la pace. Delle città date a Israele, nessuno dei loro abitanti deve essere lasciato. Poiché non ci si poteva aspettare che fossero guariti dalla loro idolatria, avrebbero danneggiato Israele. Queste norme non sono le regole della nostra condotta, ma la legge d'amore di Cristo. Gli orrori della guerra devono riempire il cuore di angoscia ad ogni ricordo; sono la prova della malvagità dell'uomo, del potere di Satana e della giusta vendetta di Dio, che flagella così un mondo colpevole. Ma quanto è terribile il caso di coloro che sono impegnati in un conflitto impari con il loro Creatore, che non si sottomettono a rendergli il facile tributo dell'adorazione e della lode! Li attende una sicura rovina. Non lasciate che il numero e la potenza dei nemici delle nostre anime ci sgomentino, né che la nostra stessa debolezza ci faccia tremare o vacillare. Il Signore ci salverà, ma in questa guerra non si impegnino i cuori affezionati al mondo o timorosi della croce e del conflitto. Si fa attenzione che, assediando le città, non vengano distrutti gli alberi da frutto. Dio è un amico migliore per l'uomo di quanto non lo sia per se stesso; la legge di Dio consulta i nostri interessi e le nostre comodità, mentre i nostri appetiti e le nostre passioni, che assecondiamo, sono nemici del nostro benessere. Molti dei precetti divini ci impediscono di distruggere ciò che serve alla nostra vita e al nostro cibo. Gli Ebrei intendono questo divieto come divieto di ogni spreco intenzionale, per qualsiasi motivo. Ogni creatura di Dio è buona; come nulla va rifiutato, così nulla va abusato. Possiamo vivere per desiderare ciò che sprechiamo con noncuranza.

Riferimenti incrociati:

Deuteronomio 20:19

Mat 3:10; 7:15-20; 21:19; Lu 13:7-9; Giov 15:2-8
De 26:6

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